ci credi che mi hai fatto venire una lacrimuccia?
Questo mai! sbottai, assieme a Kaley. Ora la guardavo, arrabbiata, il petto fiammeggiante di rabbia e di voglia di continuare, ma allo stesso tempo sentivo un nodo stretto alla gola.
Allora non c'è tempo da perdere! Kaley si alzò in volo, alla ricerca di quel mito, di quella leggenda...
Provai a sorreggerla, tentai di rimetterla in piedi, evitando di toccare il daimon ferito. Poi, incominciai a camminare, seguendo Ka.
Dimmi che vedi qualcosa, è la nostra unica speranza, lo sai. lo aggredii, agitata.
Lo so, lo so... non agitarmi più di quel che sono ora! rispose, planando qualche metro più avanti.
ho visto qualcosa laggiù... ma non so... borbottò, seguendo rapido un sentierino tra la boscaglia. Lo seguii, con uno sbuffo, sperando che anche gli altri ci seguissero. Sarebbe stato da vigliacchi non farlo...
Azzardai una breve corsa, sapendo che Marika era allo stremo... continuavo a ripeterle che sarebbe andato tutto bene, che doveva sforzarsi ancora un po'...
Poi, come in un sogno, una radura si aprì davanti a noi, mentre il sole ci baciava la pelle, quasi accecandoci con il suo bagliore.
Le piume di Ka luccicarono appena, dietro di lui la figura piramidale di tempio antico, a gradoni, con varie incisioni.
L'erba era pestata e schiacciata, come se ci fosse passato qualcuno recentemente. Mi sforzai di pensare che fossero solo animali...
Mi riscossi. Ogni secondo che stavo ferma erano secondi essenziali per Marika.
Mi gettai a passo spedito giù, nella ripida discesa che portava al tempio.
Via via, i disegni si facevano più nitidi. In una cornice c'erano serpenti, nella seconda insetti, nella terza molti felini diversi, nella quarta canidi, e così via. al vertice, un grosso drago dorato sovrastava la piramide, gli occhi simili a rubini luccicavano di bagliori rossastri, colpiti dalla luce solare.
ci siamo Marika, ci siamo... mormorai, controllando che Zafo non fosse scomparso. Avanzai... la piramide era così bella... ma pure spaventosa. Kaley non fece altro che guardarsi attorno, aspettandosi attacchi a sorpresa.